Disturbi cranio Milano

Disturbi cranio Milano
Disturbi cranio Milano

Disturbi cranio Milano  sono anche conosciuti come disturbi temporomandibolari (tmd). le varie condizioni cliniche sono caratterizzate da segni e sintomi simili: dolore nella zona preauricolare [o l’area prossima all’orecchio], alle articolazioni tm o ai muscoli masticatori;

limitazione o deviazione del movimento mandibolare; rumori articolari tm (click e crepitio), durante la funzione mandibolare. il paziente affetto da tmd può soffrire di mal di testa, mal di collo, dolore al viso, mal di orecchio, tinnito o acufene, e talvolta di perdita dell’udito percepito. la prevalenza di cmd è molto alta. il 75% della popolazione generale presenta almeno un segno di disfunzione (rumore congiunta o deviazione in apertura) e il 33% ha almeno un sintomo (dolore).

Disturbi cranio Milano
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la classificazione internazionale divide cmd in 3 categorie principali: dolori muscolari, con o senza limitazione funzionale. spostamento del disco (cioè alterazione della posizione normale del disco tra il condilo mandibolare e all’eminenza). condizione infiammatoria e / o degenerative dell’articolazione tm. l’eziologia di cmd è multifattoriale in natura. non esiste una semplice relazione causa-effetto tra un singolo fattore e il disordine.

molti fattori possono influire sul sistema masticatorio durante la vita e quando non può tollerare questi stimoli nocivi, possono comparire dei sintomi. i vari fattori eziologici sono classificati come predisponenti e perpetuanti. predisposizioni genetiche, strutturali, metaboliche e fattori psicologici possono rendere un individuo più incline a sviluppare una condizione clinica, ma il sovraccarico meccanico, relativi a macro o microtraumi, è generalmente determinante nell’insorgenza. fattori perpetuanti possono essere eventuali fattori predisponenti o di avvio in grado di sostenere il disordine e complicarne la gestione come ad esempio protesi incongrue.

i cmd sono simili ad altri disturbi muscolo-scheletrici: sono benigni e auto-limitanti in natura, e generalmente non producono cambiamenti del tessuto irreversibili. pertanto, nonostante l’alta prevalenza, solo una piccola percentuale di persone effettivamente ha bisogno di qualche forma di terapia. tuttavia, in presenza di dolore o disfunzione, è importante consultare un medico gnatologo, al fine di escludere condizioni più rare o gravi.

la diagnosi di cmd si basa principalmente su informazioni provenienti dalla storia del paziente, l’esame clinico e, quando indicato da rmn. in genere non sono necessarie procedure strumentali adiuvanti fatto salvo per icasi dove il disturbo è di natura posturale. l’esame chinesiografico e/o stabilometrico si ritiene necessario e sufficiente. secondo le più recenti linee guida internazionali, il trattamento di cmd è basato inizialmente su trattamenti conservativi, reversibili.

questi sono efficaci per la maggior parte dei pazienti, e raramente sono necessarie terapie invasive e irreversibili. in particolare, talvolta le modalità terapeutiche comuni valide includono un programma di auto-gestione, in cui i pazienti imparano a controllare i loro sintomi e a ridurre i fattori che ne contribuiscono il peggioramento.

programma di auto-gestione in posizione di riposo, quando non si tratta, di mangiare, sorridere o ridere, i muscoli masticatori devono essere rilassati e le articolazioni tm scaricati. sfortunatamente, alcune persone hanno sviluppato abitudini o parafunzioni che impediscono questo riposo. i seguenti suggerimenti possono aiutare a rilassarsi e ridurre il sovraccarico del sistema masticatorio, e alleviare i sintomi che vanno indagati con consulto gnatologico specialistico.

favorire una dieta morbida ed evitare le gomma da masticare e gli alimenti che richiedono intensa masticazione. rilassare i muscoli masticatori: quando non vi è masticazione o deglutizione, i denti non devono contattare.